Nato ad Agrigento, laureatosi in Lettere all’Università di Roma, lavorò per la scuola e giornali sotto il pungolo del bisogno. Solo tardi, quasi quarantenne, lo raggiunse la notorietà, dopo i suoi primi romanzi e libri di novelle. Ma la fama, anche internazionale, doveva conoscerla soprattutto per la sua fortunata e abbondante produzione teatrale. Ebbe il Premio Nobel per la Letteratura (1934). Morì a Roma, desiderando funerali di francescana umiltà. La sua forte ed originale personalità artistica si manifesta in modo particolare nelle novelle, che compose in gran numero, nutrite di una singolare conoscenza dell’umanità, di un senso tragico, che ha sovente del religioso.
Tanti anni fa, a un pittore non si sa donde venuto, egli che viveva da selvaggio su per le spalle dei monti, guardiano di mandrie, si era presentato a far da modello per una pala d’altare, di cui quegli preparava i cartoni e altri studii preliminari.