Nato a Orel da nobile famiglia decaduta, studiò a Mosca, Pietroburgo e Berlino. Dopo alcune liriche, poemetti e scene drammatiche, si affermò con i racconti riuniti sotto il titolo di Memorie di un cacciatore, che ebbero anche una notevole importanza sociale. Scrisse in seguito vari romanzi (tra cui il famoso Padri e figli), molti altri racconti, e nel 1878 alcune Poesie in prosa.
Nei pressi d’una grande città, lungo una grande strada di transito, se ne andava un vecchietto cadente. Il suo passo era vacillante: le gambe magre lo reggevano a stento e si muovevano debolmente e a fatica, quasi non fossero le sue; il vestito che indossava era tutto a brandelli; il capo, scoperto, gli cadeva sul petto… Era stanco, sfinito.