Anonimo (IV sec.) | Uno scandalo sessuale nella Chiesa antica
Un vescovo d'una certa città cadde nella fornicazione per opera del demonio. Un giorno in cui ci si riuniva in chiesa e nessuno era a conoscenza del suo peccato, egli lo confessò davanti a tutto il popolo e disse: «Ho peccato». Poi depose il suo pallio sull'altare e disse: «Non posso più essere il vostro vescovo». Tutti piansero e gridarono: «Che questo peccato ricada su di noi, ma conserva l'episcopato». Egli rispose: «Voi volete che conservi l'episcopato? Fate dunque ciò che vi dico». Fece chiudere le porte della chiesa, poi si distese faccia a terra davanti a una porta laterale e disse: «Colui che passerà senza calpestarmi con i piedi non parteciperà a Dio». Fecero come lui chiedeva, e quando l'ultimo fu uscito, una voce venne dal cielo e disse: «Per la sua grande umiltà, gli ho rimesso il suo peccato».